Come vivere le emozioni?

Emoji a forma di cuore sorridente. Come vivere le emozioni.

Cosa significa vivere le emozioni? Scopriamo cos’è la regolazione emotiva e come applicarla nella vita di tutti i giorni. Tempo di lettura: 17 minuti.

Indice

  1. Le nostre emozioni
  2. Emozioni incarnate: il corpo
  3. Cos’è la regolazione emotiva?
  4. Vivere le emozioni
  5. Un ingrediente segreto: la compassione
  6. Riferimenti bibliografici

Le nostre emozioni

Le emozioni che provi sono un dato di fatto e non sono né giuste né sbagliate. Vanno accolte, vissute. Tutte. Hai però la responsabilità di scegliere come agire queste emozioni, hai la capacità di scegliere quale comportamento mettere in atto in funzione dei tuoi valori e dei tuoi obiettivi.

Le emozioni sono delle vere e proprie tempeste e a volte, pur di non farci travolgere dal tornado emotivo in cui ci troviamo, proviamo a nascondere il dolore e la sofferenza anche a noi stessi. Li trasformiamo in spettri, in fantasmi che vagano nel nostro mondo interno, sperando che prima o poi scompaiano da soli. Ma l’unico modo che abbiamo per fare andare via le emozioni è quello di viverle, di farci attraversare da esse, comprendendole e ascoltandole.

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Emozioni incarnate: il corpo

Le nostre emozioni sembrano seguire un linguaggio a noi sconosciuto. Arrivano come uragani e noi ci troviamo persi in mezzo al mare in tempesta, senza conoscerne il linguaggio segreto. Dimentichiamo spesso però di avere dentro di noi una bussola. Una mappa, a volte molto ben nascosta, che può indicarci la via della comprensione della tempesta emotiva che ci sconvolge. Ogni emozione ha un legame indissolubile con il nostro corpo. Una fitta rete di connessioni attraversa il nostro intero corpo, collegandolo al cervello. Ed è nel nostro sistema nervoso che si trova la chiave per conoscere le nostre emozioni. Perché ogni emozione ha una funzione che ci permette di sopravvivere e vivere nel mondo. Quando ciò che proviamo sembra una matassa indistricabile, piena di nodi, a volte ciò che possiamo fare e affidarci al nostro corpo, imparando ad ascoltarlo.

Secondo il modello cognitivo è il modo in cui interpretiamo la situazione in cui ci troviamo a generare le nostre emozioni e i nostri comportamenti. Sono quindi i nostri pensieri a generare le emozioni E queste ultime sono strettamente legate a diverse reazioni fisiologiche del nostro corpo.

Riuscire a comprendere cosa prova il nostro corpo in un dato momento ci permette di conoscere meglio noi stessi: non è sempre facile riuscire a capire quali emozioni ci attraversano. Ma il nostro corpo è saggio e spesso ci manda segnali ben precisi per aiutarci a districare la nostra matassa emotiva… dobbiamo solo imparare ad ascoltarlo.

Mente e corpo non sono entità separate: accettare la presenza delle nostre emozioni passa anche attraverso la domanda…

“Dove senti questa emozione nel corpo?”

Cos’è la regolazione emotiva?

La regolazione emotiva è la capacità di un individuo sia di essere consapevole delle proprie emozioni sia di esprimerle in modo funzionale e adattivo. Quindi è l’abilità di rispondere agli stimoli di natura emotiva in modo flessibile, senza sopprimerli.

La regolazione emotiva è un costrutto teorico multidimensionale, costituito da diversi elementi:
1. Consapevolezza e comprensione degli stati emotivi vissuti;
2. Accettazione di questi stati emotivi;
3. Disponibilità a sperimentare tutte le emozioni, anche quando sono spiacevoli, senza sopprimerle in modo disfunzionale;
4. Utilizzo di strategie flessibili per comunicare in modo adeguato al contesto e ai propri obiettivi l’emozione provata.

La buona notizia è che la regolazione emotiva è una capacità che si può apprendere e coltivare.
I percorsi di psicoterapia e di sostegno psicologico molto spesso si soffermano proprio sullo sviluppo di questa capacità: perché ogni emozione è importante e valida e ci comunica qualcosa. E l’unico modo per attraversare i tornado emotivi che sconvolgono i nostri mondi interni è quello di viverli (accompagnati da skills funzionali acquisite nel tempo).

Quindi, come possiamo iniziare a regolare in modo efficace e consapevole le nostre emozioni? Inanzitutto, lavorando su noi stessi ed esplorando i nostri mondi interni con l’aiuto di un professionista della salute mentale: esplorare le costellazioni dei nostri universi interiori significa anche entrare in contatto con le nostre fragilità e vulnerabilità – è un lavoro duro, intenso, ma che ripaga anche tutti i nostri sforzi.

I primi passi da mettere in pratica

1. Identifica e nomina. Quando senti che qualcosa sta sconvolgendo il tuo universo interiore, fermati per un istante e chiediti: cosa sta succedendo dentro di me in questo momento? Cosa sto provando?
2. Osserva. Non è facile vivere le emozioni, soprattutto quando sono delle vere e proprie tempeste, ma è possibile! Prova a concentrarti: osserva cosa accade al tuo corpo.
3. Ricostruisci i pensieri. Il mondo in cui interpretiamo la situazione influenza le nostre emozioni e le nostre risposte comportamentali: individuare come hai letto la situazione in cui ti trovi mentre sperimenti un’emozione può aiutarti a capire come e perché è arrivata.
4. Accetta, esprimi, agisci. Una volta che ti sarai concessə il tempo di comprendere cosa stai provando, quali effetti ha l’emozione sul tuo corpo e perché stai provando quella specifica emozione, allora sei prontə ad agire il migliore comportamento che può aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi.

Vivere le emozioni

“Dovresti imparare a vivere tutte le tue emozioni”

Ma… cosa significa? Riuscire ad attraversare tutte le emozioni che proviamo è una competenza molto utile: ci permette di comprendere cosa accade nei nostri universi interiori.

Vediamo insieme come fare.

Il primo passo: nota cosa stai provando

Fai un respiro profondo, radicati nel momento presente e chiediti: “cosa mi sta succedendo in questo momento?”. Porta la tua attenzione anche al corpo: come stai vivendo quest’emozione? Che effetto ha su di te? Corpo ed emozioni sono in stretta connessione tra di loro: potresti notare di avere il fiato corto, un nodo in gola, gli occhi lucidi… e tanto altro!

Il secondo passo: dai un nome a ciò che provi

Riconoscere le emozioni che stiamo vivendo non è facile: a volte l’unica parola che sembra venirci in mente è “disagio”… Nei momenti di difficoltà puoi usare strumenti come la ruota delle emozioni per dare un’etichetta a ciò che stai vivendo. Riconoscere ciò che provi ti aiuta a mettere ordine nel caos generato da tempeste emotive e matasse apparentemente indistricabili.

Il terzo passo: accetta ciò che provi

Questo forse è il passo più difficile di tutti da affrontare: accettare le emozioni che stai vivendo proprio ora, così come sono. E il tuo primo istinto potrebbe essere proprio quello di sopprimere tutte le tue emozioni. Molti di noi hanno imparato che è necessario nascondere i propri sentimenti, quasi come se fossero una vergogna da cacciare via.

Quindi, prova a stare con le tue emozioni. La vita fisiologica delle emozioni è di circa 90 secondi: prova a stare con loro, a vedere anche come cambiano nel tempo che riesci a concedergli. Questo significa vivere le proprie emozioni, esplorando i mondi interni in subbuglio per le tempeste che lo attraversano – questo significa anche imparare a ricostruire e riparare.

Il quarto passo: coltiva la curiosità

Rifletti con gentilezza sui pensieri che hanno generato le tue emozioni: cosa ti è accaduto? e come hanno influito le tue esperienze passate? E ora che hai vissuto le tue emozioni, puoi scegliere quale comportamento mettere in atto. Ricorda che le emozioni che provi non sono giuste o sbagliate: hai però la responsabilità di scegliere come agire questa emozione in funzione dei tuoi valori e dei tuoi obiettivi.

Un ingrediente segreto: la compassione

Uno dei nostri peggiori nemici è il giudizio. Non solo il giudizio verso gli altri, ma soprattutto il giudizio severo che rivolgiamo a noi stessi. E allora finiamo per rivolgerci parole cattive, dimenticando tutte le cose preziose che fanno parte di noi. Perché considerarsi un fallimento diventa la normalità nel confronto con gli altri, che sembrano sempre più bravi, più intelligenti, più belli, più forti. E diventa estremamente difficile riconoscere le cose belle di noi, rinchiuse nel nostro mondo interno che tenta disperatamente di sopravvivere nonostante il nemico giudizio abbia fatto irruzione nel suo castello.

Quindi, ogni tanto, ricordati di cantare un’ode alle cose belle di te che rischi di dimenticare. Al suono della tua risata, alla luce dei tuoi occhi. A tutte le volte in cui ce l’hai fatto e anche a tutte quelle volte in cui ha avuto il coraggio di chiedere aiuto. Perché anche tu meriti di prenderti lo spazio per esistere. E di riempirlo di luce e di amore, iniziando anche a rivolgere un po’ di gentilezza verso di te Imparando a riconoscere tutte le cose belle di te che stai dimenticando.

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Lo scopo del presente articolo quindi è puramente informativo e divulgativo: non si sostituisce ad un percorso di terapia personale o a un iter diagnostico, ma ha il solo scopo psicoeducativo.

Riferimenti bibliografici

Beck, J.S. (2022). La terapia cognitivo-comportamentale. Astrolabio Ubaldini.
Ferro, A. (2007). Evitare le emozioni, vivere le emozioni. Milano: Raffaello Cortina.
Goleman, D. (2011). Intelligenza emotiva. Bur.
Gross, J. J., Richards, J. M., & John, O. P. (2006). Emotion regulation in everyday life.
Hopp, H., Troy, A. S., & Mauss, I. B. (2011). The unconscious pursuit of emotion regulation: Implications for psychological health. Cognition and Emotion, 25(3), 532-545.
Jurist E. J., (2019). Tenere a mente le emozioni. La mentalizzazione in psicoterapia. Milano: Raffaello Cortina.
Watt Smith T., “L’atlante delle emozioni umane”, UTET, 2017